10 motivi per non comprare prodotti contraffatti
Borse, abiti, scarpe, cellulari, orologi, dvd… non si contano più i prodotti “fake” che possiamo acquistare per pochi euro.
Imitazioni spesso perfette dei grandi marchi. Si stima che il fatturato del mercato del falso nel nostro Paese valga 6 miliardi e 905 milioni di euro. Tanto hanno speso gli italiani in prodotti contraffatti, soprattutto accessori e abbigliamento. Una tendenza che allo stesso tempo elimina 100 mila posti di lavoro, incrementando così il fatturato del falso di 2 miliardi e 247 milioni di euro, solo per quanto riguarda il comparto moda. Non solo, comporta importanti perdite per il bilancio dello Stato in termini di mancate entrante fiscali, di 5 miliardi e 723 milioni di euro.
In sostanza, la contraffazione è un FURTO per le imprese, un DANNO per lo Stato, un CRIMINE per la società.
10 MOTIVI PER CONVINCERTI A NON COMPRARE PRODOTTI CONTRAFFATTI
– Danni alla salute:
Chi indossa capi o accessori, utilizza materiali o ingerisce alimenti contraffatti rischia gravi danni alla salute causati da sostanze altamente tossiche presenti in tali prodotti quali agenti chimici, coloranti, collanti allergenici e/o cancerogeni, etc.
–Danni alla sicurezza:
Chi utilizza pezzi di ricambio per i veicoli, oggetti elettronici o compra giocattoli contraffatti mette a grave rischio la propria sicurezza e quella degli altri perché per la produzione di tali prodotti vengono utilizzati materiali scadenti.
– Qualità/prezzo:
La qualità di un prodotto contraffatto non corrisponderà mai al prezzo pagato dal consumatore sia in termini di fattura dello stesso, sia per la mancanza di garanzie di qualità, di assenza di difetti e di garanzie post-vendita.
– Danni all’occupazione:
Contraffazione ed abusivismo contribuiscono allo sfruttamento della manodopera clandestina, del lavoro sommerso e del lavoro minorile sottraendo importanti spazi all’economia regolare.
-Danni alle industrie:
Vengono danneggiati gli imprenditori che pagano le tasse, coloro che producono nel rispetto delle normative ed investono in ricerca, sviluppo, innovazione ed immagine.
-Danni sociali:
Nell’industria del falso e nella vendita abusiva di prodotti “taroccati”, vi è una totale mancanza di sicurezza dei luoghi di lavoro, assenza di tutele sanitarie e previdenziali.
-Danni morali:
Chi compra merce contraffatta è complice di vari reati come il lavoro nero, sfruttamento minorile, clandestinità, furto di brevetti.
-Criminalità:
Contraffazione ed abusivismo alimentano la malavita ed arricchiscono la criminalità organizzata.
-Danni allo Stato (e quindi a tutti noi):
L’industria del falso riesce ad evadere l’IVA e a sottrarsi alla normale tassazione. Ciò comporta un danno per tutti i cittadini in quanto lo Stato dovrà reperire altrove i fondi da destinare al bene comune.
-Sanzioni:
Acquistare prodotti falsi comporta una sanzione per l’acquirente finale cha va da € 100 a € 7.000.
Ma come essere sicuri dell’originalità del capo pagato fior di quattrini?
Nonostante la tutela del consumatore negli ultimi anni abbia fatto passi importanti, un prezzo troppo basso rispetto al prezzo di mercato dello stesso prodotto è il primo indicatore che deve mettere in allerta, ma non solo, prestare l’attenzione all’etichetta, da cui è possibile scoprire i “furti d’identità”, ma anche comprare nel negozio di fiducia e nei siti sicuri è un indicatore essenziale per una scelta consapevole.