Dolci abitudini della città
Il salotto ottocentesco di Vercelli
Sotto i portici di piazza Cavour, nel cuore di Vercelli, si trova dal lontano 1889 la pasticceria Taverna & Tarnuzzer, locale storico, vanto non solo della città ma del Piemonte intero.
Atmosfere ottocentesche, nelle stanze di Taverna & Tarnuzzer si respira la storia assieme agli aromi dolci e salati della produzione pasticcera che per più di un secolo ha accompagnato le domeniche, le feste, i caffè e gli aperitivi di generazioni di vercellesi e non solo.
La pasticceria, come racconta il titolare Nicola Tarnuzzer, nasce ufficialmente il 13 febbraio 1889. Gli arredi, pregiati scaffali in legno, marmi, uno splendido bancone con un rubinetto in ottone arricchito da una statuina dalle fattezze femminili, sono ancora quelli originari del locale, salvo opportuni ritocchi per adeguarsi alle normative.
Nell’Ottocento si vendevano anche i liquori e all’esterno, dove adesso sorge il dehor con i tavoli estivi, esisteva lo spazio per ospitare l’orchestra che allietava i clienti.
Nel salone in fondo alla pasticceria era ubicata la sala da biliardo dove il Conte di Torino della casata Savoia, che allora comandava il reparto di Cavalleria di Vercelli, era solito giocare.
Proprio questa prestigiosa frequentazione diede la possibilità alla pasticceria di potersi fregiare del titolo di “Fornitore della Casa Reale” che fu conferito da Rattazzi. Il documento è ancora oggi in bella vista conservato in cornice. Ci furono poi i periodi duri della Prima e Seconda Guerra Mondiale.
Al termine del secondo conflitto bellico il nonno e il padre del signor Nicola ripresero in mano l’attività per salvarla e portarla verso nuovi fasti. Attualmente Taverna & Tarnuzzer porta avanti la propria tradizione sempre puntando sulla indiscutibile qualità dei prodotti che si focalizzano sulla pasticceria e servizio bar.
Tra le prelibatezze, tutti confezionate con ingredienti di primissima qualità, spiccano i bicciolani, biscotti tipici vercellesi e soprattutto l’amaretto morbido invenzione della pasticceria stessa.
“Un tempo – spiega il signor Nicola – molto del lavoro lo svolgevamo il sabato, la domenica e durante le feste comandate quando c’era ancora una altissima richiesta di prodotti di pasticceria. Adesso riscontriamo un po’ meno questa tendenza ma, per differenziarci dalla grande distribuzione, teniamo sempre altissima la nostra qualità produttiva”.
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