Pane al pane e…
Come sono cambiate le nostre abitudini in fatto di alimentazione? Le statistiche dimostrano un calo nel consumo di uno degli alimenti cardine della dieta mediterranea e alla luce di questa tendenza ci siamo soffermati ad analizzare l’evoluzione del consumo di pane nelle case degli italiani.
Il pane rappresenta da sempre una parte importante della nostra alimentazione, uno dei pilastri della tradizione culinaria italiana. Che sia l’accompagnamento di pietanze prelibate, o il protagonista assoluto di merende e spuntini di mezzanotte, facciamo fatica a rinunciare a un panino fresco di giornata. Tuttavia pare che il consumo di pane in Italia sia notevolmente calato negli ultimi anni e le cause di questa diminuzione sono molteplici.
Senza dubbio sono le abitudini alimentari ad essere cambiate, considerando che dai tempi in cui sono cresciuti i nostri nonni fino ai giorni nostri l’offerta e la varietà di cibi sulle tavole degli italiani è aumentata esponenzialmente.
Basta pensare a tutti i ristoranti di sushi e le steak house che hanno invaso le nostre città e subito ci rendiamo conto di quanta strada abbiamo fatto nel campo della ristorazione e quanto questa abbia influenzato i nostri gusti e le nostre preferenze a tavola. Anche la crisi però ha giocato un ruolo essenziale per quanto riguarda i consumi degli italiani.
Marco Cortella – presidente panificatori di Vercelli
le abitudini dei consumatori sono cambiate perché a causa della crisi è lo spreco a essere diminuito. Mentre prima si tendeva ad acquistare circa mezzo Kg di pane a famiglia, adesso si compra il giusto quantitativo influenzando così le vendite
che risultano diminuite di circa il 30% negli ultimi anni.
Per quanto riguarda i gusti invece, sembra che gli italiani non si stanchino mai degli evergreen, continuando a preferire rosette, tartarughe e ciabatte ad altre tipologie di pane presenti sul mercato.
Nonostante il calo delle vendite, il pane artigianale mantiene il suo primato nelle simpatie dei connazionali, i quali preferiscono acquistarlo dal panettiere di fiducia piuttosto di scegliere il pane industriale disponibile sugli scaffali dei supermercati. Rimane da dire però, che per quanto la crisi stia influenzando le nostre vite in molti modi diversi, la “scarpetta” rimarrà per sempre il momento cruciale e irrinunciabile dei nostri pasti.