Thanksgiving Day – Il giorno del ringraziamento
Il giorno del Ringraziamento, o Thanksgiving Day, è una festa celebrata negli Stati Uniti ogni quarto giovedì di novembre e in Canada ogni secondo lunedì di ottobre.
Il primo giorno del Ringraziamento risale al 1621, quando nella città di Plymouth, nel Massachusetts, i padri pellegrini si riunirono per ringraziare il Signore del buon raccolto.
I padri pellegrini giunti con la nave Mayflower sulla coste americane dopo le persecuzioni per le idee religiose integraliste in Europa decisero di ringraziare il Signore per quanto era stato loro concesso dai campi.
Il primo raccolto non fu buono, ma con l’aiuto dei nativi americani che indicarono la coltivazione del granoturco e l’allevamento dei tacchini, dopo andò meglio. Il raccolto fu abbondante e il governatore della colonia emise un’ordinanza perché tutte le famiglie ringraziassero per il cibo ricevuto.
Tutte le colonie statunitensi festeggiarono il ringraziamento nello stesso giorno soltanto nel 1777. Fu ufficialmente proclamata la festività nel 1863 per volontà del presidente Lincoln.
Anche i nativi americani furono invitati al pranzo del giorno del ringraziamento.
In Italia il Giorno del Ringraziamento è conosciuto sicuramente grazie alla trasposizione cinematografica e nei telefilm americani.
Simbolo della festa è il tacchino assieme alla zucca, al pane di granoturco, alle patate dolci e alla salsa di mirtilli.
Il tacchino viene servito “stuffed”, cioè riempito di un impasto fatto di carote, sedano, cipolle, salvia, timo, prezzemolo, sale, pepe, mollica di pane e brodo. Le mashed potatoes, o purea di patate, possono essere preparate in diversi modi, ma le più usate sono quelle preparate con un po’ di aglio. E c’è inoltre la famosa “gravy”, la salsa composta di acqua, farina di mais, sale e pepe mischiati al liquido rilasciato dal tacchino in cottura. La gravy si mette in genere sul purè ed anche sulla carne, specialmente la parte bianca del tacchino.
Gli storici non sono sicuri di quali potessero essere le pietanze tradizionali che i pellegrini e gli indiani d’America usavano in quegli anni, ma di certo non erano dediti alla creazione di profumate “pumpkin pies” (crostate di zucca), o alla creazione di sempre più svariati tipi di “mashed potatoes” (purea di patate), piatti che invece non mancano mai al giorno d’oggi nelle tavole degli americani.
Quello che era disponibile nei raccolti del XVII secolo era di gran lunga minore in quantità e qualità di ciò che ci è possibile trovare oggi. Le uniche due cibarie che erano sicuramente parte integrante del loro menu, come alcune citazioni storiche dimostrano, sono la carne di cervo e il pollame selvatico, ma anche alcune qualità di pesce, che tuttavia non si usa nelle celebrazioni attuali.
“Il giorno del ringraziamento – spiega la professoressa vercellese Gianna Baucero – è la festa più sentita negli Stati Uniti ed equivale, come importanza, al nostro Natale anche se gli americani festeggiano comunque il 25 dicembre. Ricordo che alcuni miei assistenti di lingua inglese e americana qui a Vercelli, per il Giorno del Ringraziamento, facevano di tutto per tornare nella loro città di origine per celebrare, assieme a parenti e amici, il Thanksgiving Day”.