Last Minute Sotto Casa: la tecnologia intelligente
La spesa low cost che aiuta commercianti, clienti e pianeta
Vince l’esercente, vince il cliente, vince il pianeta: è questo il motto che descrive perfettamente ‘Last Minute Sotto Casa’, la più grande community digitale che ha fatto della battaglia allo spreco alimentare la sua identità.
La Fao (l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura) stima, ogni anno, 1,3 miliardi di tonnellate di cibo sprecati: solamente in Italia, lo spreco alimentare è pari a 13 miliardi di euro l’anno.
È proprio su questo che interviene Last Minute Sotto Casa e lo fa non solo pensando al benessere ambientale ma anche andando incontro alle esigenze della popolazione: tutta, dal commerciante al cliente. Perché oltre a una crisi ecologica, quella che stiamo vivendo è anche una grande crisi economica: proprio questi i cardini sui quali questa innovativa startup ha deciso di basarsi.
Last Minute Sotto Casa è un vero e proprio Social Market: basta scaricare l’app sul proprio smartphone (disponibile sia per Apple sia per Android) e iniziare a scoprire come risparmiare. In che senso? Trovando i negozi più vicini a sé che, quando la giornata volge al termine, scontano i prodotti alimentari proposti. Questo dà modo al cliente di fare una spesa economica e intelligente e al commerciante di non buttare i cibi invenduti che, per legge, non può più proporre il giorno successivo.
È possibile, inoltre, attivare la ricezione delle notifiche: uno squillo ti avviserà immediatamente dell’offerta in corso, in modo da sapere, in tempo reale, dove si trova il negozio utile più vicino.
Risultato: il cliente risparmia, il piccolo negoziante non spreca i prodotti e il pianeta ringrazia.
La community è nata da un’idea di Francesco Ardito ed è partita dal Politecnico di Torino: ha raggiunto, ora, numerose città italiane. Conta, ormai, milioni di utilizzatori: nelle grandi città, Torino in testa, affidarsi a Last Minute Sotto Casa è diventato un vero e proprio quotidiano modus operandi.
Ma questo Social Market non è destinato alla sola grande popolazione, anzi: in realtà più piccole potrebbe vedere aumentato il suo potenziale, grazie alla facilità di raggiungimento dei vari negozi di alimentari che, eventualmente, propongono le offerte; sono inoltre di più i piccoli commercianti, rispetto alla grande distribuzione della città metropolitana. Questo significa, oltre al risparmio, la tutela economica del proprio territorio.
Sabrina Falanga