#Storiedistrade: Una delle strade più antiche di Vercelli
Via Gioberti è una delle strade più antiche di Vercelli.
In essa spicca la torre civica, chiamata Torre di Città, riaperta al pubblico dopo otto secoli durante una domenica di maggio del 2016. Risale al Dodicesimo secolo, nel 1931 venne privata del suo antico orologio già esistente nel 1377.
Oggi alta circa 37 metri, la torre nel secolo XVII fu innalzata con una cuspide che prolungava la sua altezza di circa venti metri. Il 18 aprile del 1926 venne calata a terra la campana della Torre di Città. Rifusa, la campana fu poi issata sul campanile di Billiemme il 23 maggio dello stesso anno, per commemorare i caduti vercellesi della Prima Guerra Mondiale.
Questa torre è anche famosa per un’antica leggenda riferita dallo storico vercellese Rosaldo Ordano: in alcune notti di luna e senza stelle, qualcuno predestinato, può scorgere in cima alla torre fiammelle che brillano su file regolari. Esse sono le anime dei cittadini migliori che, dal regno dei morti, vigilano su Vercelli. Sempre secondo la leggenda popolare, se qualcuno vede quelle fiammelle, è probabile che sia destinato a raggiungere quelle anime.
La strada, prima del 1852 prendeva il nome di via San Francesco. Anticamente fu anche chiamata via degli Spadai perché, nel Cinquecento, qui fiorivano le botteghe degli artigiani del ferro.
In questa via, nel 1553 fu fondato, dalla nobildonna spagnola Isabella Isotta di Cardona, il Collegio delle Orfane che si sviluppava negli edifici dove oggi c’è la caserma dei Carabinieri e la sede della Crocerossa.
La Scuola normale femminile venne fondata nel 1858 con annesso il Convitto magistrale. Entrambi gli Istituti vennero dedicati a Rosa Stampa insigne direttrice dal 1862 al 1889. Fu la prima Scuola Normale Femminile del Piemonte e venne creata per impulso della nuova legge Casati per l’istruzione. La chiesa di San Giuseppe fu per molti anni l’edificio di culto del Collegio delle Orfane.
Sempre in via Gioberti si trova l’antica chiesa di San Salvatore di Mercatello che oggi si chiama di San Francesco parrocchia di Santa Agnese. La chiesa fu costruita dai francescani in forme gotiche e subì trasformazioni nei secoli XVII e XVIII e nel 1868 venne restaurata dal conte Edoardo Arborio Mella.Il suo campanile risale al 1423.
Vicolo Francesco Leale (prima vicolo Baggiolini) fa angolo con questa via e qui nacque Ambrogio Alciati.
Nel vicolo sorgeva anche l’Albergo dell’Amolon Rotto, curioso nome, ma ancora più curioso è il fatto che, se per pur un breve periodo, nell’albergo dimorò Giuseppe Balsamo conte di Cagliostro.
Visita: VIA GIOBERTI – VERCELLI